Archive for febbraio 2013

"Mercanta da neff"

C’è un giorno all’anno in cui ti svegli e senti che qualcosa è diverso dal solito. Il tuo paese, quel villaggio di poche migliaia di abitanti alle porte di Milano, sulla sponda sinistra dell’Adda, si sta popolando. Nell’aria l’odore inconfondibile di fritto, il profumo delle salamelle che rosolano sulle griglie, le voci, il trambusto di sottofondo… e sono solo le 8 del mattino.

Ti affacci alla finestra e vedi persone che camminano immerse nei loro caldi cappotti, strade senza auto, venditori che gonfiano palloncini. Si, oggi è la giornata della Santissima! Il paese si anima per la fiera di Santa Apollonia che un proverbio ricorda come la “mercantà da neff”. Esci da casa e ti trovi immerso in colori, voci, visi, persone, musiche, suoni… ovunque è un brulicare di bancarelle, di venditori che gridano a voce più alta: chi in dialetto, chi con un microfono, chi cercando di rifilarti un panno di stoffa come lo straccio delle meraviglie.

È un giorno in cui sento di appartenere al mio umile paesello, un giorno in cui vorrei tutti i miei amici, soprattutto i più lontani, al mio fianco per farli passeggiare tra le vie e i vicoli, per farli vedere come un piccolo paese può cambiare veste in poche (e per poche) ore. Portarli all’area del bestiame dove sfilano, tutte ben lucide e pettinate, le mucche delle cascine del paese in lotta per l’eterna sfida della migliore. Esperti valutatori di natiche bovine, giornalisti locali indaffarati in interviste imperdibili, bambini attratti da pony e struzzi, contadini in veste “eleganza estrema“ dispersi ad analizzare trattori e macchine agricole.

In tutta questa vitalità ritrovata ci sono tre ragazze, emigrate dal centro/sud Italia, che si apprestano a lasciare, di buona mattina, la loro casa di Milano in cerca di quell’unico autobus blu diretto a Vailate che parte non si sa quando e non si sa dove. Per non sbagliare si arriva alla fermata un’ora prima e si cerca di prendere quel poco timido sole che fa capolino tra gli alti palazzi di Viale Corsica. L’autobus arriva e di conseguenza anche loro oltre l’Adda, in quel di Rivolta, affamate di tutto punto per un classico panino dal "lurido": crauti, salamella, un poco di peperoni e perché no? Qualche salsa… Tra una bancarella e l’altra la temperatura in fiera sale, ma in corpo scende, siamo ai primi di febbraio, poche ora prima di tanta neve. Le ragazze congelano, ma non demordono, passeggiano e guardano incuriosite come tante altre centinaia, forse migliaia di persone. Poi una calda merenda, un tè caldo, qualche frittella e una foto ricordo.

Anche quest’anno Sant’Apollonia è andata, da domani si torna nella quiete di sempre, consapevoli di aver raccontato un’altra giornata di festa, in quel di Rivolta d’Adda.
domenica 10 febbraio 2013

Metti una serata a... San Siro

Siamo andati dietro alle quinte di X-Factor, abbiamo valicato i segreti del mondo della tecnologia, ma c’è ancora una porta da aprire per percorrere tutto il backstage del mondo Sky.
Stavolta siamo a San Siro per capire cosa c’è dietro ad un evento sportivo: il calcio. Si, quel campo verde con 22 superstipendiati, altrimenti detti campioni, che corrono dietro, davanti, sopra un pallone, ma che ci danno passione, entusiasmo, gioie e dolori (e soldi)!
Insieme a qualche collega, sotto un’apprezzabile nevicata, ho avuto il piacere di inserirmi nel nuovo elegante Sky Lounge. La gentilezza dei camerieri, il piacere di un caldo buffet, la dolcezza di pasticcini, bignè, torte e cannoli sempre riforniti. Un ambiente intimo e comodo da cui godersi una completa visione dello stadio con una tribuna esterna riservata, dotata di poltrone e televisori.
Ed è così che alle 20 arriviamo allo stadio, siamo io ed altri 5 amici/colleghi. Si, lo ammetto, questa volta mi son portato ben 4 donne J Entriamo, ci perdiamo un attimo, alla fine, uao, la magia dello Sky Lounge, il braccialetto al polso, la pancia vuota da riempire. Come non ricordare la simpatia del cameriere “Vuoi acqua? Sei il primo… devo aprire la bottiglia”… “Ancora acqua? Sicuro di non arrugginire?” … per concludere in bellezza a fine partita “Una coca-cola? Non starai esagerando?”. Esilarante.
Nello Sky Lounge tanti visi noti, colleghi e colleghe, alcune in versione ultrà come mai ti aspetteresti (vero Eleonora??). Riusciamo a fare anche una foto per l’archivio facebook di Sky Sport. Mangiamo e ci godiamo la partita, all’aperto, temerari!, ma lo stadio va goduto dalla tribuna! Riusciamo anche ad accordarci con le squadre per andare fino ai supplementari, vogliamo goderci quello spettacolo il più a lungo possibile. Ed in ogni pausa, giù un quadretto di lasagna… oh ragazzi, servono energie per il freddo!
Poi arriva il triplice fischio dell’arbitro, una bella foto ricordo a bordo campo e via a casa, sotto la neve!
Ah, per la cronaca ha vinto l’Inter, ma poteva vincere chiunque, tanto più che io tifo… Chievo… si, hai letto bene: CHIEVO! La sciarpa è solo per l’occorrenza…

Bhè ancora una volta devo dire Grazie Sky, Liberi di goderci un grande spettacolo, nella Scala del Calcio coccolati e viziati.

Dallo stadio Giuseppe Meazza in Milano
Roberto Regazzoli
venerdì 1 febbraio 2013