sabato 19 settembre 2015

Lo chiamano matrimonio, l'unione legittima tra una coppia di persone, o più semplicemente il punto di svolta di una strada, di un percorso, iniziato tempo prima e ora pronto a continuare nel futuro. Percorso... si, mi dice qualcosa.

Non è un sabato mattina qualunque, ma quello di un grande giorno: Silvia e Michele si sposeranno. La mia giornata comincia in una camera di legno nell'Austria del sud risvegliato dai caldi raggi di sole che, nonostante l'estate si stia esaurendo, entrano nella mia cameretta di montagna. Una rapida colazione, due passi per il paese, un pranzo leggero, prima di prendere l'abito elegante e accorgermi che si... la cintura dei pantaloni è rimasta a Milano! Il negozio d'abbigliamento sotto casa mi sarà d'aiuto, ma il cavatappi ancor di più: urge fare un buco più stretto alla nuova cintura!
Mi metto in auto, il viaggio che mi aspetta non sarà breve, lascerò l'Austria, attraverserò le Dolomiti, il Cadore e, infine, il Veneto scendendo verso Venezia, verso quella Mogliano Veneto dove il Wedding Day sta per celebrarsi.
Ma ogni percorso, specialmente di montagna, si sa, ha diversi intoppi e fu così che dopo nemmeno 20 chilometri mi trovai fermo per strada, invaso e circondato da mucche e bovini di ogni razza abbelliti "a nozze", appunto: è il giorno del rientro in paese di tutti i pascoli!



Lasciamo che tutti gli animali sfilino a passo di marcia e facciano ritorno nelle loro stalle per l'autunno e l'inverno che verrà e rimettiamoci in viaggio, nella speranza che la sposa tardi il suo arrivo...
Calalzo, Longarone, Belluno, Treviso e via... siamo a Mogliano, di corsa in albergo a cambiarsi, ma... oibò quella stanza che avevo preso così comoda vicino al ristorante del ricevimento scopro essere ora a chilometri di distanza... gli sposi han cambiato location e io ovviamente me ne sono dimenticato! Poco male, mi cambio, riparto, verso la Chiesa, ma.... c'è la sagra in paese, le vie sono chiuse, urge trovare un parcheggio fuori dal centro. I 10 °C della mattina austriaca son diventati 25 nel tramonto veneto, non mi fermano, arrivo in chiesa e la funzione può aver inizio, interrotta solo dal pianto emoziante di un Michele elegantissimo.
Scambiatevi gli anelli, bacio, riso, coriandoli, W gli sposi, alè, si va a cena, tra colleghi e amici. Il tavolo è sempre una sorpresa e, questa sera, la sorpresa sono 4 splendide ragazze, colleghe della moglie pare, ma poco importa, da Napoli alla Sardegna, alla Brianza portano in scena la loro bellezza. Non me ne voglia il buon Nanni e i compagni di tavolata se non spenderò pari parole anche per loro.
Brindisi, cena, brindisi, flash mob, di nuovo brindisi, torta, brindisi e alè... tutti al primo piano di questa splendida villa veneta a ballare "Tanti auguri" della Carrà che, anche dopo 40 anni, resta un riempipista da urlo. A proposito, pare sia il compleanno di una delle splendide ragazze, auguri... a chi tanti amanti ha... boom, piegamento di capo e schiena, cuba libre e alè.
Che il viaggio, il percorso, il matrimonio sia finito qui? No, notte, letto, sonno...

Qualche ora di riposo, un paio di toast, quattro o cinque brioches, una simpatica doccia, check out, parcheggio, stazione, treno, gita... il tavolo "Canal Grande" decide di andare a vedere dal vivo questa famosa via di navigazione veneziana. Domenica di metà settembre, 25° abbondanti, a Venezia non c'è nessuno, giusto quel paio di milioni di persone per strada che fan si che tu non ti senta solo.
Il pranzo è di quelli di lusso, una pizza di cartone o spugna (da indagare) sui gradini di una calle a pochi passi da Piazza san Marco. Va bè, ripieghiamo su un buon caffè, la festeggiata deve offrircelo, è scritto nel manuale delle Giovani Marmotte, ma siccome conosciamo perfettamente la bontà di quello italiano, scegliamo una buia viuzza alle spalle del "Salotto d'Europa" dove provare un tipico caffè cinese con servizio incluso, pagato, ma self service...
La giornata prosegue, fra foto, piccioni, piccole, brevi e intense esperienze in gondola e accaldati momenti di relax. Treno, saluti, c'è chi tornerà verso Milano e chi è pronto a ripartire verso i monti del Tirolo.

Dolomiti - Cortina d'Ampezzo
Autostrada, Treviso, Belluno, Longarone, il Vajont, un minuto di silenzio, uno splendido tramonto, Cortina e le imponenti Tofane, l'Alemagna, l'Austria, casa, stufa, ed è subito sera.
Due giorni intensi, viaggi, percorsi che si intersecano all'evento principale, il Wedding Day, Silvia e Michele, felici, allegri, sposi, artefici di tutto ciò, di un ricordo che vale la pena tenere vivo.

Auguri e figli maschi, si dice così no?



La diga del Vajont