Archive for 2016

Autunno, stagione malinconica e colorata.

É un pomeriggio come tanti, io, il mio pc, la mia camera, una lampada, tanti pensieri e una storia nuova da raccontare.
L'autunno arriva sempre un po' a sorpresa, fa caldo, sei in estate, passeresti i pomeriggi al mare o in piscina, poi ti svegli una mattina e ti accorgi che serve la felpa, il giubbotto. Gli alberi, le foglie, cominciano a colorarsi di mille colori. Quando tra un po' di nebbiolina o tra qualche goccia di leggera pioggia fa capolino il sole, un timido raggio di sole, le piante si colorano ancora di più e il paesaggio diventa quello di una cartolina.
L'autunno è la stagione in cui tutto si spegne, per prepararsi all'inverno, lasciando l'estate, le feste, i colori un ricordo. Per questo l'autunno non è tanto amato, presagio della fine, del buio. Cambia l'ora, le giornate si accorciano a vista d'occhio.
Ma l'autunno è anche fascino, è il vedere un fiume scorrere tranquillo coperto da una nebbia che tende a nascondergli cosa gli sta attorno quasi a fargli dimenticare tutte le persone che affollavano le sue rive. É quella pioggerella, fine, umida e fastidiosa che non bagna l'ombrello, ma ti penetra nelle ossa, nell'umore, nell'anima. Piccole gocce d'acqua che servono a farti dimenticare le onde del mare che in estate ti coccolavano in continuazione.
É la stagione delle sagre, della castagne, dei funghi, dei caminetti accesi con i loro comignoli fumanti. Quelle giornate che vorresti trascorrere solo con Lei al tuo fianco, distesi su un tappeto, col fuoco del camino che scoppietta, un poco di cioccolato, due castagne e lo sguardo perso nel paesaggio che si colora per l'ultima volta, prima di lasciare spazio al bianco della neve e al grigio dell'inverno.
Stagione malinconica, ricca di ricordi dell'estate che fu. Malinconia, sì, "la malinconia si balla come un lento la puoi stringere in silenzio e sentire tutto dentro". "É stare in silenzio ad ascoltare, è sentire che può esser dolce"
Autunno, stagione bellissima, ma troppo spesso dimenticata. E quando ti accorgi di quanto bella sei, i colori sono svaniti, il ghiaccio s'è posato sui rami, il freddo è entrato nelle vene, l'inverno si sta prepotentemente prendendosi in mano tutto. E allora sarà tempo di altri sogni, di altre attese, di un altro anno che verrà, di una rinascita che, solo il tempo sa, un giorno ritornerà.
E allora, è un pomeriggio d'autunno, un pomeriggio come tanti, la nebbiolina, qualche umida goccia d'acqua, un timido raggio di sole, io, il mio pc, la mia camera e il pensiero dei tuoi occhi, del tuo sorriso, dei colori d'autunno riflessi sul tuo magico e sereno volto. Ricordi d'estate che quest'autunno inesorabilmente spegnerà nel freddo inverno.

domenica 6 novembre 2016

Nascosti nel silenzio.

Eccoci qua, a raccontare un'altra storia, frutto di fantasia o di realtà, nessuno può oggi dirlo... quella di una bionda ragazza, nostra vecchia conoscenza, di cui, un paio di anni fa, già ci occupammo.
Una persona acqua e sapone, di quelle ragazzine molto carine che al primo sguardo diresti "è la donna della mia vita". Apparentemente tranquilla, elegante, fine, sorridente. Apparentemente appunto, perché quando poi ne scavi in profondità scopri una grande cattiveria e falsità. Ma non è questo che vogliamo approfondire oggi, è così e nessuno potrà cambiarle il carattere, cercheremo di ricordarla per il lato apparente, quello bello, amabile e carino.
Ai tempi delle lacrime, dei suoi dolori, degli svenimenti, del mio prezioso tempo sprecato in inutili pause di consolazione, c'era qualcuno nel suo cuore, oddio più di qualcuno, ma uno in particolare. Una persona che non aveva saputo ricambiarla e che pertanto era stata bollata con epiteti brutti e cattivi davanti a tutti. Trovarsi tra due amici divisi da un amore non corrisposto era stato difficile e fastidioso, ma, senza desistere avevo provato a far sì che almeno l'amicizia fra loro rinascesse. Prova invana, svanita durante una cena quando lei decise di monopolizzare la serata e raccontare a tutti i presenti cos'era stato, sbeffeggiando allegramente, tra un bicchiere di vino e uno gnocco fritto, l'amico, ex amante, installatore di televisori, sfruttato per divertimento. Momento brutto, in cui le mie deboli energie di quel periodo mi imposero prima di difenderlo e poi di abbandonare quella compagnia. Seguì il silenzio. Un anno, due, tre. Passano quasi 1100 giorni fino a quando scopri che in realtà tutto quel cinema, quel teatrino era solo una farsa, creata ad hoc da chi davvero ha fatto della falsità la sua arma vincente.

Ed è così che quella bionda ragazza si appresta a varcare la soglia di un'età importante, ma non da sola, bensì accompagnata da quell'uomo che tanto aveva deriso, quell'uomo che adesso non trova il coraggio di raccontare questa storia, ma si nasconde anch'egli dietro al silenzio. Già il silenzio, quel silenzio di cui avevamo parlato due anni fa... cosa ci sia dietro a tutto ciò? Imbarazzo o vergogna? Poco ci importa.
Lasciamo che si godano la "minestra riscaldata" che, si sa, difficilmente porta a qualcosa di buono. Di amore, fedeltà, sincerità c'è ben poco, di concreto, forse, ci sarà solo un anello, un gioiello, qualcosa di prezioso che però vale solo economicamente. Musicalmente potremmo dedicargli un pezzo, storico e realistico, di una grande band italiana e ricordare loro che: "Bello, non ti passa più, te la sei voluta tu, vuoi la bicicletta e poi... pedalare e ca*** tuoi!"

Storie del giorno d'oggi, storie frutto di fantasia o storie di vita quotidiana, storie di persone che sul silenzio, l'omertà, la falsità e l'abilità di sapersi nascondere sanno costruirsi una vita.
sabato 20 agosto 2016