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- Nascosti nel silenzio.
sabato 20 agosto 2016
Eccoci qua, a raccontare un'altra storia, frutto di fantasia o di realtà, nessuno può oggi dirlo... quella di una bionda ragazza, nostra vecchia conoscenza, di cui, un paio di anni fa, già ci occupammo.
Una persona acqua e sapone, di quelle ragazzine molto carine che al primo sguardo diresti "è la donna della mia vita". Apparentemente tranquilla, elegante, fine, sorridente. Apparentemente appunto, perché quando poi ne scavi in profondità scopri una grande cattiveria e falsità. Ma non è questo che vogliamo approfondire oggi, è così e nessuno potrà cambiarle il carattere, cercheremo di ricordarla per il lato apparente, quello bello, amabile e carino.
Ai tempi delle lacrime, dei suoi dolori, degli svenimenti, del mio prezioso tempo sprecato in inutili pause di consolazione, c'era qualcuno nel suo cuore, oddio più di qualcuno, ma uno in particolare. Una persona che non aveva saputo ricambiarla e che pertanto era stata bollata con epiteti brutti e cattivi davanti a tutti. Trovarsi tra due amici divisi da un amore non corrisposto era stato difficile e fastidioso, ma, senza desistere avevo provato a far sì che almeno l'amicizia fra loro rinascesse. Prova invana, svanita durante una cena quando lei decise di monopolizzare la serata e raccontare a tutti i presenti cos'era stato, sbeffeggiando allegramente, tra un bicchiere di vino e uno gnocco fritto, l'amico, ex amante, installatore di televisori, sfruttato per divertimento. Momento brutto, in cui le mie deboli energie di quel periodo mi imposero prima di difenderlo e poi di abbandonare quella compagnia. Seguì il silenzio. Un anno, due, tre. Passano quasi 1100 giorni fino a quando scopri che in realtà tutto quel cinema, quel teatrino era solo una farsa, creata ad hoc da chi davvero ha fatto della falsità la sua arma vincente.
Ed è così che quella bionda ragazza si appresta a varcare la soglia di un'età importante, ma non da sola, bensì accompagnata da quell'uomo che tanto aveva deriso, quell'uomo che adesso non trova il coraggio di raccontare questa storia, ma si nasconde anch'egli dietro al silenzio. Già il silenzio, quel silenzio di cui avevamo parlato due anni fa... cosa ci sia dietro a tutto ciò? Imbarazzo o vergogna? Poco ci importa.
Lasciamo che si godano la "minestra riscaldata" che, si sa, difficilmente porta a qualcosa di buono. Di amore, fedeltà, sincerità c'è ben poco, di concreto, forse, ci sarà solo un anello, un gioiello, qualcosa di prezioso che però vale solo economicamente. Musicalmente potremmo dedicargli un pezzo, storico e realistico, di una grande band italiana e ricordare loro che: "Bello, non ti passa più, te la sei voluta tu, vuoi la bicicletta e poi... pedalare e ca*** tuoi!"
Storie del giorno d'oggi, storie frutto di fantasia o storie di vita quotidiana, storie di persone che sul silenzio, l'omertà, la falsità e l'abilità di sapersi nascondere sanno costruirsi una vita.